
Giro d'Italia, 16a tappa: vince Scaroni, crollano Del Toro e Ayuso. Roglic si ritira
Fuoco doveva essere e fuoco è stato: la sedicesima tappa del Giro d'Italia 2025 regala uno tsunami di emozioni. Christian Scaroni trionfa a braccetto con il suo compagno Lorenzo Fortunato a San Valentino, doppietta italiana e doppietta Astana-XDS pazzesca. Terzo posto per un sontuoso Giulio Pellizzari, nuovo capitano della RedBull-Bora-Hansgrohe a causa del clamoroso ritiro di Primoz Roglic. Juan Ayuso naufraga sul Santa Barbara, Del Toro soffre tremendamente a Brentonico ma rimane leader: classifica totalmente ridisegnata.
Le prime fasi della corsa
Sotto la pioggia iniziale di Piazzola sul Brenta sono in sette a tentare la fuga: tra questi anche Wout van Aert (Visma-Lease a Bike) e Joshua Tarling (Ineos Grenadiers). Il britannico, vincitore della prima delle due cronometro di questa Corsa Rosa, è vittima di una caduta che lo costringe al ritiro. Il belga invece è il primo a transitare sul traguardo volante di Piovene Rocchette. La fuga si allarga con l'avvicinarsi al primo GPM (Carbonare): si uniscono anche Christian Scaroni e Lorenzo Fortunato della Astana-XDS, con quest'ultimo che transita per primo in cima alla salita. I battistrada, arrivati a guadagnare quasi 9' di vantaggio, proseguono con la loro corsa, ma in discesa accade il primo colpo di scena di giornata: ennesima caduta di Primoz Roglic (RedBull-Bora-Hansgrohe) con conseguente ritiro dello sloveno. Anche Richard Carapaz (EF-Education-EasyPost) e Egan Bernal (Ineos Grenadiers) restano coinvolti successivamente in un paio di cadute, fortunatamente però senza conseguenze. Fortunato è primo anche sul Passo Candriai, mentre De Bondt regola tutti sul traguardo volante di Cavedine.
Il Santa Barbara
La fuga inizia a sgretolarsi piano piano sul Santa Barbara, con il vantaggio che inizia a calare. Solo i due Astana Scaroni e Fortunato tengono botta, insieme a Voisard (Tudor), Pello Bilbao (Bahrain-Victorius), Cepeda (Movistar) e pochi altri. La maglia azzurra ipoteca la classifica GPM anche in cima a questa salita, ma nelle retrovie arriva il crollo totale di un altro protagonista: Juan Ayuso si stacca praticamente subito e naufraga, perdendo secondi su secondi già a più di 40 km dal traguardo. Anche Bernal paga dazio, ma riesce a rientrare. I più brillanti sono Simon Yates (Visma-Lease a Bike) e Richard Carapaz, con il San Valentino che si avvicina sempre di più.
Anche Del Toro paga dazio
Sul Brentonico accade veramente di tutto: il gruppo maglia rosa riassorbe van Aert, che inizia però a lavorare per Simon Yates. Una volta terminato il lavoro del belga il suo compagno scatta solo parzialmente, con Del Toro che risponde. Nemmeno troppo a sorpresa scattano prima Giulio Pellizzari (nuovo capitano della RedBull-Bora-Hansgrohe dopo il ritiro di Roglic) e soprattutto Richard Carapaz, che rifila una rasoiata agli altri big. Yates in parte resiste, Del Toro invece molla il colpo. Si stravolge davvero tutto in classifica generale, con alcuni favoriti che escono dalla classifica e altri insospettabili che si insinuano pesantemente nelle prime posizioni.
Grande giornata per l'Italia
Nelle prime posizioni si compone il capolavoro dell'Astana: Fortunato e Scaroni di strategia staccano completamente Cepeda, con Christian che raccoglie la prima vittoria della sua carriera al Giro d'Italia davanti al suo compagno di squadra. I due arrivano celebrando insieme, alzando le braccia al cielo. A chiudere il podio uno straordinario Giulio Pellizzari, che nei metri decisivi stacca anche Carapaz. Del Toro conserva la maglia rosa per 26'' su Simon Yates e 31'' su Carapaz. Quarto Derek Gee a 1'31'', mentre Tiberi crolla all'ottavo posto a oltre 4'. Balza in nona posizione Pellizzari, a 4'36'' dal leader. Esce di scena totalmente Ayuso, arrivato a quasi un quarto d'ora.
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