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Enrico Boiani

Giro d'Italia: chilometro RedBull, il bilancio dopo la prima settimana

La grande novità delle tappe dell’edizione numero 108 del Giro d’Italia è stata ed è quella del Km RedBull. Un tratto di percorso che si conclude con un traguardo che assicura secondi di abbuono per la classifica generale: 6’’ al primo, 4’’ al secondo e 2’’ al terzo. Questa introduzione, oltre che per motivi commerciali, arriva anche per dare un tocco di imprevedibilità in più tra gli uomini di classifica nel bel mezzo del tracciato, e non solamente nelle fasi clou del percorso. Un’aggiunta che coadiuva i traguardi volanti e i GPM, validi per la classifica a punti (maglia ciclamino) e per quella degli scalatori (maglia azzurra).

Il bilancio delle prime tappe

Prima dell’alba di questa Corsa Rosa lo scetticismo sull’inserimento e l’effettiva utilità di questo “chilometro d’oro” impazzavano. L’obiezione più comune verteva sulle poche possibilità di sfruttare i secondi di abbuono per gli uomini di classifica, considerando che praticamente in tutte le frazioni svariati corridori tentano la fuga per il colpaccio della vittoria di tappa. Fin dalle prime giornate però, questa considerazione è stata confermata solo parzialmente. La quarta tappa è stato un chiaro esempio delle potenzialità del Km RedBull: un solo uomo in fuga in quel contesto, con Del Toro e Roglic protagonisti nella volata del plotone per aggiudicarsi i 4 e i 2 secondi di abbuono. Il messicano della UAE anticipando lo sloveno potrebbe, in questo modo, aver tolto secondi importanti al rivale di Ayuso, oppure averne guadagnati personalmente lui stesso (gerarchie e rapporti interni alla formazione emiratina ancora non troppo chiari). Ancor migliore la situazione per il nuovo leader della classifica generale nella nona tappa: km RedBull posizionato più vicino al traguardo e scorpacciata di secondi (6’’) davanti a van Aert e Bernal. 

Il bello deve ancora venire

E se già abbiamo avuto un assaggio di qualche duello per questo traguardo nella prima settimana, con grandi probabilità il bello deve ancora venire. In occasione e nel corso delle tappe più dure, infatti, il traguardo del Km RedBull è posizionato in punti molto più decisivi, che porteranno a scatti e contro-scatti degli uomini di classifica. La possibilità che la fuga venga assorbita prima dei secondi di abbuono aumenterà, eccezion fatta naturalmente per le tappe dedicate ai velocisti. Forse, se dobbiamo trovare un neo, è proprio questo: nei percorsi pianeggianti questa soluzione diventa ininfluente o quasi. Lo spettacolo però non mancherà, Del Toro sembra aver capito più degli altri come poter sfruttare la novità del 2025.

Si tratta pur sempre di pochi secondi, sia chiaro. Un bilancio definitivo potrà essere sostenuto solamente a Giro concluso, per capire se i secondi conquistati nei traguardi volanti avranno effettivamente fatto la differenza oppure no.

(Photo credits: Shutterstock.com)