
Giro d'Italia: vince Ayuso, maglia rosa a Roglic
Primo arrivo in salita e prime battaglie tra i big per la maglia rosa. La settima tappa del Giro d’Italia, da Castel di Sangro a Tagliacozzo di 168 km, prometteva di rivoluzionare la classifica generale. È successo in parte. Come da abitudine, la tappa abruzzese della prima settimana ha visto le prime scaramucce che hanno lanciato Juan Ayuso: dopo il successo nella classifica generale della Tirreno Adriatico, lo spagnolo della UAE Emirates conquista la sua prima vittoria di tappa al Giro d'Italia. La maglia rosa, invece, passa a Primoz Roglic che però non è sembrato brillantissimo nel finale.
Fuga a sette
Quattro GPM e oltre 3.000 metri di dislivello distribuiti in 168 km più una partenza subito in salita. Troppo invitante per una fuga di corridori di spessore che si forma in uscita da Castel di Sangro verso il GPM di Roccaraso (7 km al 6,4%). In avanscoperta Garofoli (Soudal Quick-Step), Leemreize (Picnic PostNL), Scaroni (Xds Astana), Double (Jayco Alula), Tonelli (Polti VisitMalta), Tarozzi (Bardiani CSF Faizané), Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale). I sette vengono controllati dal gruppo, comandato sin dai primi metri dalla Red Bull di Primoz Roglic, nell’ordine dei due minuti anche sul primo traguardo volante di Sulmona e il secondo GPM di giornata di Monte Urano. I sette arrivano anche a 4 minuti di vantaggio ai 60 dall’arrivo sul Valico di Forcella. Al secondo traguardo volante di Ovindoli (-52) arriva in testa al gruppo anche la Lidl Trek, prima con Poole poi direttamente con la maglia rosa Pedersen, che come promesso voleva contraccambiare il lavoro svolto da Giulio Ciccone nei giorni scorsi in suo favore. Si accende l’inseguimento ai fuggitivi e aumenta il nervosismo in gruppo, complice anche una caduta a centro gruppo ai -41 che coinvolge due outsider di lusso come Romain Bardet (Picnic) e David Gaudu (Groupama) che rimangono attardati e doloranti. Arriva anche la UAE di Ayuso insieme alla Visma in testa al gruppo e nell’avvicinamento a Tagliacozzo il gruppo continua a guadagnare terreno.
Colpaccio Ayuso e UAE
Al Km Red Bull, che combacia con l’inizio della salita finale (12 km al 5,5%) ai fuggitivi resta un minuto e 15. Sulle prime rampe della salita si stacca subito la maglia rosa di Mads Pedersen, che lascia il simbolo del primato dopo una settimana da protagonista assoluto onorandola al meglio. Gli ultimi a mollare dei fuggitivi sono Prodhomme, Tarozzi, Tonelli e Garofoli ma il gruppo risale a velocità doppia comandato dalla Ineos di Egan Bernal. A metà salita Bahrain Victorious in testa e ai -5 termina la fuga di giornata. Il gruppo allungatissimo ai -2750 metri dal traguardo, quando nella svolta a sinistra verso Marsia il gruppo esplode. Negli ultimi due km al 10,1% di pendenza media Carlos Verona della Trek fa il ritmo ma sale in cattedra Majka e la UAE. Il primo a rompere gli indugi ai 1300 è Ciccone ma col vento contrario c’è forte attendismo. Nell’ultimo km ci prova Bernal che mette in fila i big ma è il contrattacco di Ayuso quello vincente. Il colombiano non tiene a tenere la sua ruota, crea il buco e negli ultimi 400 metri prende il largo e può alzare le braccia al cielo. Vittoria su tutta la linea per la UAE con Del Toro che nella volata per il secondo posto batte Bernal terzo. Ciccone quinto dietro a un Roglic non brillantissimo nel momento clou. Lo sloveno si riprende la maglia rosa ma il primo round non l’ha vinto.
(Photo credits: LaPresse)