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Mortirolo tornante
Stefano Scacchi

Mortirolo, resta il nodo del versante di Mazzo

La neve si è sciolta, ma il nodo Mortirolo non è ancora stato risolto. Tra pochi giorni il famoso passo, che unisce Valtellina e Valcamonica, sarà riaperto. Il disgelo ha completato la sua opera, le sbarre che impediscono la salita nei mesi invernali non saranno più un ostacolo. E le bici potranno ricominciare a salire. Ma non è ancora stata trovata la soluzione a un problema sorto alla fine dell’ultimo autunno.

Il sindaco di Mazzo, il paese della Valtellina dal quale parte il versante più duro e apprezzato dai ciclisti, aveva avvisato che avrebbe potuto impedire il transito alle biciclette in assenza dei lavori di messa in sicurezza considerati indispensabili anche dall’associazione Amici del Mortirolo, formata da tanti appassionati di ciclismo, che ha ribadito la necessità di fare qualcosa con un comunicato nei giorni scorsi. Si tratta di interventi per circa 1,5 milioni che devono migliorare l’asfalto e creare sette aree di allargamento della strada per rendere meno congestionata la convivenza tra auto e ciclisti nei tratti di pendenza più dura.

È stato creato un tavolo di confronto con Comunità montana, Provincia e Regione, ma nulla finora si è mosso. Intanto si stanno avvicinando le prime scadenze. Il 28 maggio il Giro d’Italia passerà dal Mortirolo, ma scalandolo da Monno, in provincia di Brescia, e scendendo verso Grosio per un tratto quasi interamente di competenza dell’Anas. Solo un piccolo segmento rientra nella gestione del Comune di Mazzo. Ma non ci saranno problemi, così come non ce ne saranno per la tappa del Giro-E nella stessa giornata, questa sì dal versante di Mazzo. E non sono previste limitazioni alle due giornate senza traffico motorizzato nell’ambito di Enjoy Stelvo Valtellina: 14 giugno e 29 agosto.

Ma resta da capire come finirà questa vicenda che riguarda una delle salite più mitiche, attrazione per turisti che vengono da ogni parte del mondo. Proprio per questo il sindaco di Mazzo e gli Amici del Mortirolo chiedono con insistenza che venga stanziata almeno una parte dei fondi richiesti. Con una postilla che risolverebbe tutto. Il Giro d’Italia non percorre il versante di Mazzo dal 2019. Se la corsa rosa tornasse, sarebbe tutto più facile. 

(Photo credits: Shutterstock)