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Enrico Boiani

Parigi-Roubaix, Van der Poel cala il tris e batte Pogacar

Cala il tris Mathieu van der Poel, che vince in solitaria l'edizione numero 122 della Parigi-Roubaix. L'olandese trionfa per la terza volta di fila davanti al debuttante Tadej Pogacar e al solito Mads Pedersen

Fin dalle primissime fasi la corsa è caratterizzata da svariate cadute. Ancor prima di entrare nei settori di pavé, anche Wout van Aert e Jasper Philipsen sono costretti a fermarsi e ripartire. Dopo qualche chilometro dal via si forma una fuga composta da otto uomini: Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Oier Lazkano (RedBull-Bora-Hansgrohe), Markus Hoolegaard (Uno-X-Mobility), Jonas Rutsch (Intermarché-Wanty), Max Walker (EF-Education-EasyPost), Jasper De Buyst (Lotto), Rory Townsend (Q36.5 Pro Cycling) e Abram Stockman (Astana-XDS). Il doppio quartetto davanti arriva a toccare i tre minuti di vantaggio, che però inizia drasticamente a calare all'inizio dei settori con le pietre.

Proprio al settore 30, dopo 95 km, arriva uno dei primi colpi di scena della corsa: Filippo Ganna è vittima di una foratura, che costringe l'azzurro a perdere oltre un minuto dal gruppo dei migliori. Il plotone si avvicina sempre più alla testa della corsa, e a poco più di 100 km dal traguardo, ancor prima della Foresta di Arenberg, parte lo show di Tadej Pogacar. Lo sloveno attacca e viene seguito dai soliti van der Poel e Pedersen, ma all'interno della Foresta la corsa si fa ancor più dura. L'olandese della Alpecin-Deceuninck risponde e contrattacca, con i big che riprendono i corridori al comando. Si forma quindi un quintetto in testa, composto da Tadej Pogacar (UAE Emirates-XRG), Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Mads Pedersen (Lidl-Trek) e Stefan Bisseger (Decathlon-AG2R). Resta invece staccato van Aert (Visma-Lease a Bike), non in condizione per rimanere con i migliori. Sull'ennesimo attacco di Pogacar arriva una foratura anche per Pedersen, che si unisce nell'attesa al gruppo di van Aert insieme a Bisseger.

Il terzetto davanti a tutti arriva a Mons-en Pévèle con poco meno di un minuto e mezzo di vantaggio, con i tre che di danno cambi regolari e continuano a spingere. Verso la fine del secondo tratto a cinque stelle di difficoltà van der Poel prova ad attaccare Pogacar, ma lo sloveno risponde e ad andare in difficoltà è il suo compagno di squadra Philipsen. A 37 km dal termine Pogacar tenta ancora una volta l'attacco, ma prende una curva con troppa veemenza e finisce contro la barriera. La caduta costa allo sloveno una ventina di secondi, che prima si assottigliano e poi iniziano ad aumentare. Pogacar è anche costretto a cambiare bici, co VDP che vola via a oltre un minuto. Anche l'olandese è vittima di una foratura sul Carrefour de l'Arbre, ultimo dei tre settori a cinque stelle, ma il piccolo infortunio non gli costa la vittoria.

Mathieu van der Poel entra in solitaria nel Velodromo di Roubaix e vince nell'Inferno del Nord per la terza volta consecutiva. L'alfiere della Alpecin-Deceuninck pareggia i conti con Tadej a quota 8 Monumento vinte in carriera, la seconda in questa stagione. Secondo posto per un Pogacar fenomenale come sempre ma vittima dell'inesperienza, terzo gradino del podio per Pedersen che batte in volata van Aert e Veermersch.

(photocredits: shutterstock.com)