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Federico Balconi
Federico Balconi

Pirati della strada e ciclisti, quando l'omissione di soccorso diventa una minaccia mortale

di Federico Balconi, avvocato e fondatore dell'associazione Zerosbatti

Un fenomeno agghiacciante in continua crescita: sempre più ciclisti sono vittime di incidenti con fuga dell’automobilista. Un quadro sociale allarmante. L’aumento delle persone che scelgono la bicicletta, per sport o come mezzo di mobilità quotidiana, ha portato, negli ultimi anni, a un incremento degli incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti. A rendere la situazione ancora più grave è il fatto che, troppo spesso, dopo l’impatto l’automobilista si dia alla fuga senza prestare soccorso.

Si tratta di una condotta doppiamente grave. Il mancato soccorso della persona inerme sulla strada può aggravare le sue condizioni fino a provocarne la morte, con conseguente configurazione di omicidio stradale. E la vittima, già più vulnerabile in quanto esposta su due ruote, si trova nell’impossibilità di dimostrare la dinamica dell’incidente e rischia così di vedersi negato anche il diritto al risarcimento.

In assenza di una targa, di una testimonianza diretta o di una ripresa da telecamere, risalire al responsabile diventa quasi impossibile. La denuncia contro ignoti finisce spesso archiviata e il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada respinge la richiesta di risarcimento per mancanza di prova sulla dinamica e sul nesso causale tra la condotta del pirata e l’incidente. Infatti, non è sufficiente presentare una denuncia contro ignoti: occorre dimostrare che un veicolo non identificato abbia provocato l’incidente con colpa. Un onere probatorio praticamente insormontabile senza testimoni o immagini video. Per contrastare questa deriva, alcuni Comuni hanno adottato sistemi di videosorveglianza intelligente, che permettono di incrociare i dati con le Forze dell’Ordine e risalire così ai responsabili o almeno alla corretta ricostruzione della dinamica.

Serve un cambiamento culturale: occorre riconoscere pienamente i ciclisti come utenti della strada e sensibilizzare gli automobilisti sul valore della vita di chi viaggia su due ruote. Dietro alla fuga c’è spesso la convinzione di poter restare impuniti o la paura delle conseguenze legali, ma ciò rivela anche una grave carenza di senso civico e di responsabilità sociale. Troppo spesso il ciclista non viene percepito come un legittimo utente della strada, ma come un ostacolo. Un atteggiamento che si riflette nei comportamenti pericolosi di molti conducenti di auto. Per questo, se sei stato coinvolto in un incidente, devi denunciare immediatamente l’accaduto, cercare testimoni e raccogliere le loro generalità, richiedere copia delle registrazioni di video-sorveglianza presenti in zona e affidarti a una tutela legale specializzata.