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Salvatore Riggio

Pogacar: "Ecco cosa ho cambiato"

Mancano 11 giorni al tanto atteso esordio stagionale di Tadej Pogacar. Lo sloveno, campione del mondo, parteciperà all’UAE Tour vinto già nel 2021 e nel 2022. Lui e Lennart Van Eetvelt, che ha conquistato l’edizione 2023, sono i corridori da tenere d’occhio alla competizione del 2025, che prenderà il via il 17 febbraio e si concluderà il 23 febbraio. Possibili outsider Michael Storer, quarto nel 2024, ed Einer Rubio, vincitore del Jebel Jais nel 2023.

Quindi, si inizierà ad ammirare Pogacar, che quest’anno vuole provare a ripetere lo straordinario 2024. Successi ottenuti, come ha detto più volte il campione sloveno, grazie alla collaborazione con Javier Sola, celebre per far concentrare gli atleti non solo sul loro sport, ma anche in altre discipline. «Io gli do qualcosa e lui dà qualcosa a me, alcuni nuovi metodi e nuovi modi di allenarsi, e finora sta funzionando bene», aveva detto Pogacar a CyclingWeekly.

Adesso lo sloveno è entrato più nello specifico. Tadej è stato sottoposto a diversi stress test ad alta quota. «Quest’anno abbiamo fatto un sacco di VO2 max e di Zona 2 dove si lavora sulla resistenza alla fatica. È qui che penso di essere migliorato di più: quando sono affaticato, non perdo più così tanta della mia esplosività. Quindi, è davvero un miglioramento per me».

Però, bisogna allenare anche la mente: «Non mi parlo allo specchio, ma a volte se non riesco a dormire, o prima di una gara, penso a cosa potrebbe succedere e immagino la situazione della gara. Nel ciclismo possono succedere così tante cose che devi essere mentalmente preparato», ha concluso Pogacar.

(Photo credits: Shutterstock)