
Pogacar vince nonostante la caduta
Più forte anche della caduta: è stata una vittoria diversa da quelle delle ultime classiche per Tadej Pogacar alle Strade Bianche. Non ha dominato da lontano, come è successo sempre nel suo 2024 d'oro, ma ha dovuto soffrire fino all'ultimo dei due passaggi sulla salita di Colle Pinzuto. Solo in quel momento, quando mancavano meno di 20 chilometri all'arrivo di Piazza del Campo, lo sloveno è riuscito a staccare uno sfrontato Thomas Pidcock, primo ad attaccare sullo sterrato di Monte Sante Marie facendo la selezione per tutti tranne che per Pogacar.
Il britannico è passato in testa al primo scollinamento di Colle Pinzuto. Ma già in quella fase era chiaro che Pogacar avrebbe ripeso il fuggitivo. Pidcock, vincitore delle Strade Bianche nel 2023, aveva distanziato Pogacar in seguito a una caduta del Campione del Mondo (in discesa per l'errore nell'imboccare una curva). A completare il terzetto di testa in quella fase c'era Connor Swift. Il ciclista della Ineos è stato l'unico del gruppetto di primi fuggitivi a non perdere terreno agganciandosi a Pogacar e Pidcosk, staccandosi solo sulla prima ascesa a Colle Pinzuto.
Lo sloveno e il britannico hanno fatto corsa insieme dopo il ricongiungimento avvenuto verso Le Tolfe. Impossibile, però, per Pidcock resistere all'accelerazione del Campione del Mondo sulla prima rampa della seconda volta su Colle Pinzuto. Su quelle pendenze, superiori al 10%, sono bastate poche centinaia di metri per fare il vuoto. In quel momento, in cima è partito un boato da stadio, guidato dai tifosi sloveni piazzati intorno a un tavolo da ore a farla da padroni, forti del loro fuoriclasse senza rivali. Il divario è si è amplificato in modo decisivo nel successivo tratto con pendenze molto più misurate. Ma lì la potenza di Pogacar ha comunque immagazzinato secondo su secondi, fino al distacco di 1'24" in Piazza del Campo. Terzo un altro corridore della Uae: Tim Wellens a 2'12". A conferma di una tirannia totale della squadra degli Emirati Arabi.
Davanti a tutti con la maglietta strappata e vaste abrasioni sulla spalla: così ha vinto Pogacar. "Sono felice anche se sarebbe stato meglio evitare di cadere. Conosco bene quel tratto di strada ma ho calcolato male la velocità. Mi sono ripreso e non ho sentito troppo il dolore, almeno fino al finale. Quando ho cambiato bici ero un po' preoccupato però alla fine è andato tutto bene. E' un grandissimo successo ed è bello sapere che mi verrà intitolato un settore di sterrato", ha detto Pogacar sottolineando la tradizione per chi vince tre volte la Strade Bianche. Finora ci era riuscito solo Cancellara. Distacchi notevoli alle spalle dei primi tre con il gruppo completamente sfilacciato. D'altronde è stata l'edizione più veloce di sempre.
Tra le donne ha vinto Demi Vollering bissando il successo del 2023. L'olandese, portacolori della FDJ-Suez, squadra della quale fa parte da gennaio, si è imposta al termine di un appassionante duello con la sua ex compagna di squadra Anna Van der Breggen, con la quale ha condiviso gli ultimi 12 km. Decisivo il Muro di Via Santa Caterina, dove Vollering ha fatto il vuoto prima di godersi l'abbraccio del pubblico in Piazza del Campo. Più distanti le altre rivali: Pauline Ferrand-Prévot ha vinto il duello tutto francese valevole per il terzo posto con Juliette Labous. "Già prima dell'ultimo tratto di sterrato sentivo di poter staccare Anna, ma un salto di catena ha rovinato i miei piani", ha commentato Demi Vollerinig.
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