
Tour of the Alps, formula garanzia di colpi di scena
Il Tour of the Alps ha confermato ancora una volta la bontà della sua formula. Tappe brevi con tante salite, la maggior parte di queste non lunghissime per non andare troppo in alto in un momento dell'anno ancora a rischio dal punto di vista atmosferico. Gli organizzatori sono stati ripagati da tantissimi colpi di scena con ripetuti avvicendamenti della maglia verde. L'ultimo nella tappa finale da Lienz a Lienz con l'attacco decisivo dell'australiano Michael Storer che ha detronizzato l'olandese Thymen Arensman.
Sono state tante le storie da ricordare, come la prima vittoria da professionista del francese Nicolas Prodhomme arrivato sul traguardo di Lienz in parata insieme al compagno di squadra e connazionale Paul Seixas, 18 anni, talento emergente e vero nome nuovo messo in evidenza dalla corsa che dal 2017 ha preso il posto del Giro del Trentino. Con tanti cambiamenti che l'hanno reso uno degli eventi ciclistici più in ascesa fino all'ambizione di entrare nel World Tour a partire dal 2026. Un obiettivo che deve incastrarsi in tante caselle che non dipendono dal successo del Tour of the Alps perché rientrano nella maxi-riforma del calendario Uci del prossimo triennio.
Particolarmente affascinante il tragitto che unisce Trentino, Alto Adige e Tirolo austriaco (questa volta c'è stata anche una puntata in Veneto da Carbonin a Misurina fino al passo di Monte Croce di Comelico): territori di lingue diverse con storie spesso intrecciate, uniti dall'amore per montagne bellissime. Emblema di fratellanza, non banale in questo momento storico, con il valore simbolico dei valichi alpini che uniscono popoli diversi. Non è stato favorevolissimo il tempo che ha reso difficoltosa in particolare la quarta tappa, quella che ha permesso ad Arensman di indossare la maglia verde per un giorno con un'azione coraggiosa da lontano. Era la frazione altimetricamente più impegnativa. Ha prodotto tante emozioni. Come tutta questa corsa che condensa in cinque tappe panorami magnifici (eccezionale la salita di Monte Versciaco in splendide stradine a mezza costa sopra San Candido), vicende sportive sempre interessanti e un'ottima organizzazione con la sicurezza dei corridori al primo punto.
(Photo credits: Sprint Cycling Agency)