
Tour de France: Ganna si ritira, Philipsen in giallo
È un primo giorno maledetto per i colori italiani quello al Tour de France. Nella prima tappa, la Lille-Lille di 184,9 chilometri, è successo di tutto. La notizia più sconvolgente per l’Italia è il ritiro di Filippo Ganna. Il corridore della Ineos è finito a terra dopo 52 chilometri di corsa, mentre percorreva una curva a destra in mezzo al gruppo. Insieme a lui è caduto lo scozzese Sean Flynn della Picnic PostNL. Ganna si è rialzato (ha pedalato senza scarpa), ha provato a restare inchiodato nella Grande Boucle, ma ha continuato a lamentare dolori alla schiena. Poi il ritiro, avvenuto a una sessantina di chilometri dall’arrivo. Una notizia bruttissima per il ciclismo italiano, che in terra francese dovrà fare a meno dell’olimpionico di Tokyo 2021.
Prima maglia gialla
Il vincitore della prima tappa del Tour de France è Jasper Philipsen, che domani si presenterà al via con la maglia gialla sulle spalle. Il belga dell’Alpecin è arrivato davanti all’eritreo Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), secondo a 4”, e al norvegese Soren Warenskjold (Uno X-Mobility), terzo a 6” nella classifica generale che tiene conto degli abbuoni. Delusione anche per un altro italiano, Jonathan Milan, arrivato con 39” di svantaggio. Così come il belga Remco Evenepoel. I primi a scappare in questa frazione iniziale della Grande Boucle sono Jonas Rutsch (Intermarchè-Wanty), Mathis Le Berre (Arkea B&B Hotels), Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), Benjamin Thomas (Cofidis) e Matteo Vercher (Team TotalEnergies), ripresi a 100 chilometri dal traguardo. La caduta e il ritiro di Ganna hanno rovinato il pomeriggio del ciclismo azzurro, poi è andato in difficoltà anche un altro pezzo grosso come Evenepoel. Il belga è stato costretto a inseguire per non perdere troppo terreno da Tadej Pogacar (Uae) e Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike). Al traguardo è arrivato per primo Philipsen: il belga si è imposto, appunto, davanti a Biniam Girmay e Soren Warenskjold. Per l’Italia è arrivato il quinto posto di Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team).
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