
Tour de France, Pogacar e Vingegaard pronti alla sfida
Si alza il sipario sul Tour de France, sulla sfida infinita tra Tadej Pogacar (vincitore nel 2020, 2021 e 2024) e Jonas Vingegaard (sua la Grande Boucle nel 2022 e nel 2023). Il duello è già infuocato. Ha iniziato lo sloveno con la conferenza stampa nel giorno di presentazione delle squadre: «Da quando sto meno sui social e ho smesso di seguire giornalisti e media vari vivo molto meglio, ma per le prossime settimane cercherò di rispondere alle vostre domande con un sorriso sulle labbra», ha detto mettendo le cose in chiaro.
La rivalità tra Pogacar e Vingegaard
Gli ultimi cinque Tour li hanno dominati i due rivali (ma nel 2020 il danese non c’era): «Sì, sono stati cinque anni intensi, di grande lotta tra me e Jonas. C’è grande competizione, grande rivalità, vediamo se ci scambiamo ancora le posizioni. Ma occhio agli altri, ci sono tanti giovani interessanti e in grande forma. Saranno tra grandi settimane per la gente davanti alla tv e sulle strade». C’è qualcosa nella quale Vingegaard è migliore di Pogacar? Tadej ha risposto con onestà: «Penso che lui sia il miglior scalatore del mondo o almeno lo è stato negli ultimi anni soprattutto sulle salite lunghe. A cronometro a volte vado meglio io, altre volte lui, siamo li. La battaglia è aperta, vediamo cosa dice questo Tour de France. Come sempre le prime tappe sono intense e nervose. Puoi perdere la corsa se non fai attenzione, ma sinceramente io questa prima settimana la vedo come un’opportunità: ci sono tanti finali accidentati, pieni di trappole, con pochi sprint e una crono, bisogna stare con gli occhi molto aperti. E tenere lontana la sfortuna, evitare cadute per non fotterti subito il Tour. Nella prima settimana l’obiettivo è sopravvivere».
Parola a Jonas
Vingegaard, invece, cerca il riscatto: «Questa è stata una stagione strana, ma mi ha dato ancora più motivazioni. Siamo pronti alla battaglia con una grandissima squadra. Se ho aggiustato la mia forma dopo il Delfinato? Naturalmente mi sono allenato in altura, spero di fare meglio rispetto a quella competizione, ma lo dirà la strada». A TeleDeporte, il danese ha detto: «Per vincere il Tour devi essere al livello di Pogacar. Sarà ancora più forte rispetto agli anni scorsi. Questo ovviamente mi spinge a dover essere al mio massimo possibile, migliore che mai. Io e tutti gli altri corridori che vogliono vincere dovranno essere al livello di Tadej. Io so che lui è probabilmente uno dei migliori della storia del ciclismo. Quindi, per poterlo raggiungere, devi fare sacrifici ogni giorno. Poi, quando mi alleno, io mi concentro solo su me stesso e su come raggiungere il mio massimo livello. In definitiva, so che se voglio vincere il Tour de France, devo andare più forte di Pogacar». Sulla sua condizione fisica, Vingegaard ha aggiunto: «Mi sento bene. La mia condizione fisica è andata sempre migliorando. Non mi sono concentrato sul progredire in un singolo aspetto, ma sul migliorarli tutti. Ho cercato di affinare la mia potenza sotto stress e di convertirla in prestazioni migliori. Credo di essere cresciuto un po’ in tutto. Il percorso del Tour? Ci sono tante tappe importanti e alcune molto dure, fra Pirenei e Alpi, oltre a quella sul Massiccio Centrale. Nella prima settimana, poi, ci sarà il vento e alcuni arrivi su rampe insidiose. Non ci saranno molti momenti in cui ci si potrà rilassare».
(photocredits: Instagram, @criteriumdudauphine)