
Tour de France, lo sfogo di Evenepoel: "Non c'era niente da fare"
Sulla salita del Tourmalet, durante la 14ª tappa del Tour de France, Remco Evenepoel ha dovuto alzare bandiera bianca e abbandonare la Grande Boucle. Già negli ultimi giorni il belga non era apparso brillantissimo, ma in pochi comunque si immaginavano un tracollo del genere: «Semplicemente non andava. Non c’era niente da fare. Una brutta giornata è possibile una volta, ma tre brutte giornate di fila sono qualcosa che non va», ha detto fuori del pullman della squadra. Evenepoel ha parlato via radio con la squadra (con il team manager Klaas Lodewyck), ha ringraziato i compagni di squadra ed è sceso dalla bici. Sicuramente uno dei momenti peggiori della carriera per il due volte campione olimpico. In quel momento nella classifica generale era sì terzo, ma a 7’24” da Tadej Pogacar senza essersi mai fatto trovare pronto nei momenti più importanti della corsa francese.
Lo sfogo
«Ho parlato con la squadra e Klaas mi ha detto di fermarmi. Quella era l’unica decisione giusta. Avrei potuto continuare a pedalare, ma chissà, la brutta sensazione avrebbe potuto continuare per mesi ancora e ne avrebbe risentito il mio corpo. Avrei rischiato di arrivare a settembre e non essere in grado di fare nulla», ha continuato il belga. «Si sentiva vuoto, stanco, senza gambe. Dispiace molto perché avevamo puntato tutto sul Tour, si era venuti qui per far bene: questo è il ciclismo e dobbiamo accettarlo. E prima di scendere dalla bici ha voluto ringraziare uno per uno tutti i compagni. Stamattina a colazione c’era morale, eravamo sul pullman, abbiamo messo la musica, si rideva, si scherzava, Remco era veramente tranquillo. Già prima del Tourmalet ha chiamato la macchina e ha detto che era veramente vuoto, che gli dispiaceva per tutti i compagni che avevano lavorato per lui. La Vuelta no, non si è mai parlato di questo: c’è il Mondiale, c’è l’Europeo, ma la Vuelta no, nemmeno nell’eventualità che fosse arrivato a Parigi», ha spiegato Davide Bramati, d.s. della Soudal-Quick Step. La stagione di Evenepoel non termina di certo con il ritiro al Tour de France. Non sarà al via alla Vuelta (partenza il 23 agosto da Torino, arrivo a Madrid il 14 settembre), ma ci sarà nel doppio appuntamento allo storico Mondiale in Africa, in Ruanda nella capitale Kigali: la crono il 21 settembre, la prova in linea il 28 settembre. Poi ci sarà probabilmente il trasferimento alla RedBull-Bora-Hansgrohe per l'inizio di una nuova avventura.
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