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Mostra Una Regione in bicicletta Il ciclismo in Friuli Venezia Giulia nella collezione Bulfon

Alessia Bellan

Il Friuli celebra con una mostra campioni e gesta indimenticabili

MichelettoTeatro di tappe importanti del Giro d’Italia, da quella del 1946 - in una Trieste non ancora italiana - vinta dal triestino Giordano Cottur, a quelle finite in cima allo Zoncolan, riconosciuta come la salita più dura d’Europa e oggi luogo d’incontro per migliaia di cicloamatori, il Friuli Venezia Giulia è innegabilmente terra di ciclismo. Come non ricordare, ancora, la scommessa della cronoscalata al Monte Lussari, che ha dato la vittoria sul filo di lana al Giro 2023 allo sloveno Primoz Roglic, una strada collegata a una delle ciclabili più note e più affascinanti d’Europa, la Ciclovia Alpe Adria Radweg. Con una tale e radicata attitudine alle due ruote, non c’è da stupirsi che siano molti i friulani a essersi aggiudicati titoli prestigiosi nelle più prestigiose competizioni del mondo: Giovanni Micheletto ha vinto un Giro d’Italia, Ottavio Bottecchia, friulano per metà, ha trionfato addirittura in due Tour de France, mentre Enrico Gasparotto, da direttore sportivo, ha vinto un’altra corsa rosa, grazie all’impresa dell’australiano Jai Hindley. E poi tanti altri che hanno vinto tappe al Giro, al Tour, alla Vuelta e che hanno trionfato in gare internazionali importanti, come il Lombardia, l’Amstel Gold Race o in competizioni su pista, a livello mondiale o olimpico. Fino agli ultimi quattro giovani protagonisti che stanno tenendo alto il nome della regione nel ciclismo su pista, su strada e nel ciclocross: Jonathan Milan, Manlio Moro, Stefano Viezzi e Sara Casasola.Bottecchia

A celebrare la vocazione al ciclismo di quest’area e dei suoi abitanti e per ricordare i tanti campioni a cui ha dato i natali, la bella mostra “Una Regione in bicicletta. Il ciclismo in Friuli Venezia Giulia nella collezione Bulfon”, da poco inaugurata a Villa Manin di Passariano di Codroipo che espone, fino al 14 settembre, la preziosa collezione Renato Bulfon di Mortegliano. Per i patiti delle due ruote, imperdibili le fotografie dei ciclisti famosi, le magliette delle società degli anni Sessanta e Settanta, le biciclette prodotte artigianalmente nel territorio regionale e i filmati che celebrano le imprese ciclistiche. Da Marco Pantani a Gilberto Simoni, nelle immagini originali Rai, dieci tappe che hanno attraversato la Regione e che hanno segnato la corsa rosa, dal 1983 a oggi. E poi, i giornali originali che hanno celebrato i grandi protagonisti, da Van Looy a Motta, da Bitossi a Visentini, al fulmine Mario Cipollini di Udine 1990. 

“Un’iniziativa unica che narra le gesta dei campioni locali e unisce la storia e l’identità della regione con lo sport e la cultura”, ha sottolineato il vicegovernatore della Regione, Mario Anzil.

Curata da Regione, Erpac Fvg e Circolo filatelico Morteano, con oltre 200 pezzi a ripercorrere l’antico legame del FVG con il ciclismo, una passione diventata vessillo, che si è trasformata in ragione di vita, sia sociale sia economica, per i friulani. Un’occasione da non farsi scappare per chi passa da queste parti durante l’estate, magari per esplorare un territorio che offre tante opportunità e itinerari affascinanti per gli appassionati di cicloturismo a tutti i livelli.

(Photo credits: Regione FVG)