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Jonas Vingegaard
Salvatore Riggio

Vingegaard e gli ostacoli impossibili

Jonas Vingegaard va oltre gli ostacoli impossibili. Qualche giorno fa, era il 15 marzo, il corridore danese ha deciso di ritirarsi dalla Parigi-Nizza. Dopo quattro frazioni, era in testa nella classifica generale, ma alla quinta tappa è caduto e ha percorso gli ultimi 84 chilometri – con tanto di salita sulla Cote de Notre-Dame de Sciez – in condizioni (molto) precarie. Sedicesimo posto finale, primato ceduto e ritiro alla vigilia della sesta prova. Si è creduto che il principale rivale di Tadej Pogacar al Tour de France se la potesse cavare con “solo” una frattura alla mano e un vistoso taglio al labbro.

Invece, non è stato così. Perché in queste ore si è saputo che quella caduta ha causato problemi ben più gravi per Vingegaard: una commozione cerebrale. Lo ha raccontato lo stesso corridore danese nell’intervista al quotidiano B.T: «Dopo l’incidente, mi sono sentito stordito e al termine della tappa accusavo forte nausea e una stanchezza non normale. È stato incredibile, all’inizio non mi sentivo affatto bene e il malessere è durato diversi giorni».

Vingegaard è stato convito dallo staff medico della sua squadra, la Visma, a fermarsi: «Sono felice di essere tornato in bici, anche se ci è voluto un po’ più del previsto a causa della commozione cerebrale. Ha richiesto molto riposo. Il mio presente? Per ora affronteremo le cose un giorno alla volta», ha concluso.

Ma la forza di Vingegaard va oltre le cadute, gli infortuni, i dolori. Non è la prima volta che ha un inizio anno “impossibile”. Il 4 aprile 2024, quasi un anno fa, il corridore danese restò coinvolto in un brutto incidente durante il Giro dei Paesi Baschi con Remco Evenepoel e Primoz Roglic. E fu proprio lui a riportare le conseguenze peggiori: frattura della clavicola e di sette costole. Oltre a una compressione polmonare con relativo pneumotorace.

Insomma, un incidente devastante, con i polmoni sottoposti a drenaggio. Un periodo bruttissimo per Vingegaard. Restò per più di un mese senza bici, per poi tornare ed essere protagonista di una grande rincorsa al Tour de France vinto da Tadej Pogacar davanti proprio al danese a e Evenepoel. Quindi, il corridore della Visma sa come si fa per recuperare dalle bruttissime cadute senza compromettere del tutto la stagione. Infatti, anche in queste condizioni, continua a puntare lo scettro della Grande Boucle, ora nelle mani del suo rivale sloveno.

(Photo credits: Shutterstock)