Vingegaard, non solo grandi giri
C’è un’idea inedita nella testa di Jonas Vingegaard. Il campione danese, vincitore del Tour de France nel 2022 e nel 2023 e grande rivale di Tadej Pogacar, per la prima volta guarda con grande interesse alla corsa di un giorno, ai Mondiali di Kigali (in Ruanda) nel 2025. Assente a Zurigo, in Svizzera, nella rassegna iridata dominata dallo sloveno, adesso Vingegaard è orientato a partecipare.
Sarà un percorso adatto agli scalatori. Infatti, in programma ci sono quasi 5.500 metri di dislivello. Da qui il gradimento del danese, che apre la porta a questo progetto con la maglia della sua Nazionale, avendolo fatto soltanto a livello giovanile, di Under 23. «Lo sanno tutti, ed è risaputo, che le corse di un giorno mi piacciono molto meno delle corse a tappe. Ma questo percorso mi fa venire voglia di esserci l’anno prossimo», ha dichiarato Vingegaard nel corso di un evento con la stampa. Frasi che hanno acceso le speranze dei tifosi, esaltati per quanto detto dal loro beniamino.
Se c’è il Mondiale in Ruanda come obiettivo, c’è invece ancora da chiarire la partecipazione di Vingegaard al Giro d’Italia 2025. Nella corsa rosa sembra che non ci sarà Pogacar, orientato a fare Tour de France e Vuelta. Invece, il danese non ha confermato del tutto. Come, tra l’altro, aveva già fatto nelle precedenti interviste: «Voglio assolutamente correre il Giro una volta nella mia carriera. È una corsa bellissima. La porta per la prossima stagione è ancora aperta. Il programma non è ancora stato fatto».
Concetto che il danese aveva chiarito qualche giorno fa: «Questa è una possibilità che resta aperta e che discuteremo più avanti, anche se dobbiamo considerare che in una grande corsa a tappe ci sono molte più incertezze rispetto ad un uguale periodo di preparazione. Il grande obiettivo della mia stagione 2025 sarà senza dubbio correre e vincere il Tour de France, con la Corsa Rosa da scegliere solo se può aiutare nella preparazione. Resta però il fatto che una corsa a tappe ha molti più imprevisti in serbo di un training camp». Ai tifosi non resta che aspettare.
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