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Albania Giro

Enrico Boiani

Giro d'Italia, Albania: Grande Partenza o flop totale?

Il Giro d'Italia 2025 è partito per la prima volta nella sua storia dall'Albania. Alla presentazione delle squadre, in quel di Tirana, tantissimi tifosi si sono presentati per acclamare i corridori. Poi però qualcosa forse è andato storto, o meglio, forse non è stato ottenuto l'effetto sperato. Dopo i tre giorni disputati e vissuti in terra albanese, possiamo tirare le somme della Grande Partenza di questa Corsa Rosa, giunta al suo primo giorno di riposo. 

Un percorso stimolante e appassionante

Tra i pro della tre giorni albanese dobbiamo innanzitutto evidenziare il percorso disegnato delle prime tre tappe: l'esordio con arrivo a Tirana, con delle salite tutt'altro che banali, ci ha lasciato gustare la volata ristretta tra Pedersen e van Aert. La cronometro, conquistata da Joshua Tarling al secondo giorno, prevedeva un tracciato molto tecnico e insidioso, nonostante non fosse particolarmente lunga. Il tris a Valona invece era perfettamente bilanciato tra salita, pianura e discesa, distribuite quasi equamente al 33% circa. Anche in questo caso a gioire è stato Mads Pedersen, ma con un lavoro spaziale della sua squadra per poterlo proteggere nel corso dei durissimi GPM. Insomma, le tappe sono state divertenti, godibili, facili da leggere ma con colpi di scena possibili in svariate occasioni. Il percorso (inteso come disegno) albanese è stato all'altezza del Giro d'Italia, molto più rispetto ad altre partenze in altri paesi in passato. 

Contorno e gestione: le note dolenti

Quanto abbiamo appena citato è stato però avvolto e offuscato dal contorno e dalla gestione di alcune situazioni. L'entusiasmo della giornata di presentazione delle squadre è completamente svanito nel tris dei giorni di tappa, arrivando quasi a sfiorare livelli di desolazione dell'UAE Tour (soltanto a Tirana il pubblico era sensibilmente maggiore). In particolare nella terza tappa sono poi fioccate forature tra i corridori, anche a causa di un manto stradale sabbiato per via di numerosi cantieri presenti a ridosso del percorso. Impossibile poi non citare l'attraversamento di numerosi animali durante le tappe, tra cui una capra che ha colpito Dion Smith, rischiando di farlo cadere. Nulla di tragico o estremamente insufficiente, ma da una "prima volta" in terreno albanese, forse ci si poteva aspettare nettamente di meglio, a maggior ragione alla luce dell'estenuante trattativa precedente che ha costretto a rinviare di due mesi la presentazione ufficiale del Giro. La bellezza del percorso non è andata di pari passo con il resto.

Grande Partenza o flop totale?

Al netto dei pro e dei contro elencati, è difficile sbilanciarsi completamente da una parte e dall'altra. Con qualche accortezza in più, la parentesi albanese di questa Corsa Rosa sarebbe potuta diventare una delle partenze più accattivanti, ma i dettagli tralasciati e alcune situazioni mal gestite rischiano davvero di far propendere per una bocciatura, anche se con un voto non così pesante. 

(Photo credits: LaPresse)