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Italian Bike Festival

Redazione

L'Italian Bike Festival punta sul cicloturismo

All’Italian Bike Festival 2025, in programma dal 5 all’8 settembre al Misano World Circuit di Misano Adriatico, il cicloturismo non sarà semplicemente un segmento espositivo, ma sarà il tema dominante per raccontare un modo di vivere il territorio, che trova voce, visibilità e spazio dedicato grazie alla presenza congiunta di destinazioni, operatori e racconti d’esperienza. L’area dedicata al turismo attivo, che ospita Regioni italiane e destinazioni, e l’Arena Talk Turismo, con 16 incontri previsti, diventeranno un crocevia dove progetti locali e traiettorie globali si incontrano e si raccontano.

Boom nel 2024

Secondo Isnart-Unioncamere (con Legambiente), il comparto ha registrato nel 2024 oltre 89 milioni di presenze cicloturistiche, in crescita del 54% rispetto all’anno precedente. Un segnale chiaro: la bici non è solo mezzo, ma anche cultura, strategia di sviluppo, lente sul paesaggio e sulle comunità locali. L’offerta turistica presente a IBF si articola come un ecosistema dinamico, in cui percorsi ciclabili, cammini, strutture bike-friendly e progettualità territoriali si intrecciano per offrire un'immagine integrata e contemporanea dell’Italia in sella. Dalle Alpi all’Appennino, dalle isole ai borghi dell’interno, le esperienze si moltiplicano, trovando in IBF un luogo di sintesi e rilancio.

Un’Italia da esplorare, una pedalata alla volta

All’Italian Bike Festival 2025, il cicloturismo italiano prende forma attraverso le sue destinazioni espositrici più dinamiche, pronte a raccontarsi tra innovazione, sostenibilità e accoglienza. L’Emilia-Romagna, Regione ospite di questa edizione, si conferma laboratorio nazionale per la mobilità dolce: ciclovie, cammini spirituali, incentivi per e-bike e cargo bike compongono una strategia integrata che culminerà nel 2026 con Velo-City, il principale summit mondiale sulla ciclabilità, in programma a Rimini. Dalla Calabria arriva la prima ciclovia italiana a ricevere la certificazione EuroVelo: 545 km attraverso quattro parchi naturali, tra biodiversità, bellezza e borghi autentici. Il Friuli-Venezia Giulia, Capitale del Cicloturismo 2025, porta al Festival una visione alpino-adriatica supportata da oltre 250 milioni di investimenti infrastrutturali dal 2018. Le Marche propongono il progetto Strade di Marca e il ritorno del Marche Trail, combinando turismo esperienziale, percorsi interni e spirito gravel. La Sicilia, eletta Regione Europea della Gastronomia, presenta un piano di sviluppo cicloturistico integrato con l’enogastronomia, sostenuto da fondi europei. In Toscana, l’Atlante dei percorsi cicloturistici e il progetto Strade di Lucca Bike Hub raccontano una rete in espansione, pensata per accogliere ogni tipo di viaggiatore su due ruote. La Valle d’Aosta si distingue per il suo approccio ambientale: percorsi in quota, sostenibilità e paesaggi d’alta montagna diventano elementi chiave di un’offerta cicloturistica autentica. Il Veneto, infine, dà nuova vita alle sue infrastrutture dismesse, come la Treviso-Ostiglia trasformata in ciclovia, e continua a coltivare il legame profondo con la grande tradizione ciclistica rappresentata dal Giro d’Italia.

Arena Talk Turismo: storie, visioni e idee da condividere

A fianco degli spazi espositivi, torna anche nel 2025 l’Arena Talk Turismo, con un palinsesto di 16 appuntamenti che esplorano il cicloturismo da angolazioni complementari: racconto, visione strategica e ispirazione personale si intrecciano in un confronto aperto tra destinazioni, esperti, viaggiatori e professionisti del settore. Grande spazio è dedicato alla dimensione narrativa del viaggio, con talk come “Tutti i sapori della bicicletta” e “Bike the Borders”, che raccontano itinerari lenti, attraversano confini e uniscono territori attraverso esperienze autentiche e multisensoriali. Si parlerà di modelli di sviluppo locale, valorizzazione dei piccoli borghi, e delle nuove frontiere del cicloturismo culturale. Non mancano focus sulle destinazioni internazionali, come Gran Canaria, esempio di successo nel posizionamento strategico della bici all’interno dell’offerta turistica. Allo stesso modo, i talk “Ruote in Famiglia” e “Pedalando oltre i limiti”, con il contributo degli atleti paralimpici di Obiettivo 3, aprono riflessioni sulla dimensione accessibile e inclusiva del cicloturismo: dalla fruibilità delle infrastrutture alla potenza trasformativa della bici come mezzo di libertà e riscatto.

Gli atleti in cattedra

Il filone più sportivo si esprime attraverso incontri come “Oltre la meta”, “Il fascino della polvere” e “Le sfumature del gravel”, che esplorano la dimensione avventurosa e introspettiva del viaggio in sella. Tra i momenti più attesi, la narrazione della Flandrien Challenge con Daniel Oss, Alessandro Ballan e Alan Marangoni, un racconto epico e ironico sui leggendari muri delle Fiandre. Completano il programma talk dedicati all’innovazione tecnologica nel cicloturismo (“Ciclismo Smart”), alle nuove professioni legate al settore (“Dalla passione al business: la Bike Factory”), e alla mobilità integrata con focus su intermodalità e connessioni ferroviarie, grazie alla collaborazione con Trenitalia. L’Arena Talk Turismo si conferma uno dei luoghi più vivaci del Festival: uno spazio dove la bici diventa strumento per ripensare i territori, stimolare il confronto e costruire nuove prospettive per il turismo del futuro.