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Susanna Maggioni
Marzia Papagna

Maggioni: "In Italia si fatica a capire l'importanza della ciclabilità"

Nell'ambito del festival "Pavè-Pedalando a Venezia", che dal 9 all'11 maggio porta nella città della laguna veneta testimonianze e voci esperte della mobilità dolce, si parla anche di bici ed Europa. Tra i tanti incontri programmati per la tre giorni, Susanna Maggioni, presidente di Fiab Treviso e vicepresidente di Fiab a livello nazionale, è stata coinvolta per rispondere alla domanda "Dove va l'Europa in bicicletta?". Bikechannel.it le ha rivolto qualche domanda per approfondire il suo intervento e capire meglio lo stato dell'arte della ciclabilità nel nostro continente.

Può spiegarci meglio perché ci interessa capire come è messa la ciclabilità in Europa?
"Ci interessa perché l'Italia può imparare ad assorbire dall'Europa, soprattutto in termini di legislazione. A livello europeo ci sono stati sviluppi importanti sul tema della ciclabilità, l'obiettivo è infatti raddoppiare l'uso della bici entro il 2030, migliorando infrastrutture e sicurezza".

Susanna MaggioniQuando dice che l'Italia deve imparare dall'Europa, vuole dire anche che siamo indietro?
"L'argomento è critico. La situazione in Italia non gode di ottima salute a livello governativo. Si fa fatica a far capire l'importanza della ciclabilità. E questo è esemplificato dalla recente svolta del codice della strada che, di fatto, non fa nulla per migliorare la sicurezza di chi usa la bici per spostarsi. Del resto, basta guardare i dati: da gennaio ad aprile si conta l'11% in più di ciclisti morti sulla strada rispetto al 2024, secondo i dati dell'osservatorio Asaps. Quindi sì, siamo un po' indietro".

La situazione migliorerà con le leggi?
"Assolutamente. La mobilità deve essere tutelata. Per esempio, a livello legislativo europeo c'è la direttiva delle case green che prevede spazi adeguati come parcheggi sicuri per biciclette, colonnine elettriche, accessi comodi, rampe o ascensori idonei. Questo perché uno dei principali ostacoli alla diffusione della ciclabilità è proprio la possibilità di parcheggiare le bici in modo facile e sicuro. Offrire stalli più sicuri può incentivare l'uso della bici. Inoltre, nel 2024 è stata firmata la Dichiarazione Europea sulla Ciclabilità, che descrive la ciclabilità come una delle 'forme di trasporto e di svago più sostenibili, accessibili e inclusive, a basso costo e salutari e di importanza chiave per la società ed economia europee'. Alla firma mancava però il nostro Ministro dei Trasporti".

Diverse città italiane, però, si stanno muovendo per raggiungere obiettivi europei.
"Esatto. Le amministrazioni locali e regionali hanno una sensibilità diversa. In genere loro sono ben consapevoli dell'importanza della ciclabilità. E questo perché migliorare mobilità, infrastrutture e servizi di una realtà locale ha riflessi sulla vivibilità delle città stesse. Si destagionalizza il turismo, si lavora per migliorare la salute delle persone, e ci sono riflessi economici non da poco".

A proposito di riflessi positivi, parliamo di cicloturismo. Anche perché lei è anche guida ambientale escursionistica e ha animato diversi viaggi in bici.
"Sì, ed è in preparazione 'Wild Veneto' per scoprire le bellezze della mia regione. Ma rispetto al contesto europeo, uno dei progetti che viene portato avanti da Fiab è la rete EuroVelo, cioè percorsi che attraversano tutta l'Europa".

Compresa l'Italia...
"Sì, l'Italia ha molti percorsi cicloturistici. Quelli EuroVelo sono tre: EV7 sun Route, EV5 Via Romea Francigena, EV8 Mediterranean Route, con un quarto percorso in via di sviluppo da Monaco a Santa Maria di Leuca lungo l'Adriatica. Sono percorsi molto lunghi, figli dell'idea di un'unità d'Europa per facilitare gli scambi e l'esperienza".

Tutto è collegato a quanto dicevamo prima?
"Certo. Nel momento in cui ci sono delle infrastrutture che facilitano il cicloturismo, ne beneficiano i turisti, ma anche i residenti che possono usare la bici con maggiore sicurezza e piacere. Per di più nel 2026 l'Italia ospiterà a Rimini Velocity, una conferenza di importanza mondiale sulla ciclabilità urbana. Fiab sarà direttore del programma".

(Photo credits: www.pedalandoavenezia.com)