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Elisa Longo Borghini
Salvatore Riggio

Tre Valli Varesine, vincono Pogacar e Longo Borghini

Mondiale in Ruanda, Europei in Francia e ora la Tre Valli Varesine (per la seconda volta in carriera). Tadej Pogacar si prende tutto. Questa volta si è studiato, riuscendo nell’impresa, un attacco in discesa a 20 chilometri dal traguardo. Lo statunitense Quinn Simmons ci ha provato a tenere il passo dello sloveno, ma alla fine anche lui si è dovuto arrendere allo strapotere tecnico del campione del mondo e d’Europa. Per Pogacar è la seconda vittoria nella Tre Valli Varesine, dopo il successo di tre anni fa, nel 2022. In questa edizione è arrivato secondo il danese Withen Philipsen (Lidl-Trek), 18 anni, a 45”, terzo Julian Alaphilippe (Tudor). Statistiche alla mano, per Pogacar è la 19° vittoria stagionale e il 107° successo in carriera. I numeri non finiscono qui. Si tratta anche della 91° vittoria del 2025 per l’Uae Emirates, che ora punta a quota 100. Adesso Pogacar sogna il quinto trionfo consecutivo, un filotto non riuscito nemmeno a Fausto Coppi, nel Giro di Lombardia di sabato.

La vittoria di Longo Borghini

Tra le donne, invece, si è riscattata Elisa Longo Borghini che ha conquistato la quinta edizione della Tre Valli Varesine femminile, mitigando le delusioni al Mondiale (è arrivata 15°) che dall’Europeo (ha chiuso al 10° posto). Partendo da Busto Arsizio, dopo 137 chilometri ha battuto in volata a Varese Demi Vollering, l’olandese fresca campionessa d’Europea. Le due rivali si sono giocate il tutto per tutto nello sprint e stavolta ha festeggiato l’azzurra: «Per me è una grande soddisfazione aver vinto davanti a Demi Vollering, che è una delle atlete più forti al mondo ed una campionessa che stimo molto», ha detto Longo Borghini.

Le delusioni passate

 «Questo successo arriva dopo due grandi delusioni, che sono state il Campionato del Mondo e, soprattutto, gli Europei - ha continuato -. Sabato è stata una giornata molto difficile, ad un certo punto mi si è proprio spenta la luce, ma questa è la legge del ciclismo: a volte le prendi e a volte le dai. Qualche giorno fa le ho prese veramente male, oggi volevo darle secche nei denti a tutte e ci son riuscita». Infine: «Dopo la gara di sabato il morale era veramente sotto i piedi. Devo ringraziare le persone a me care che sono le mie compagne di squadra, nei giorni successivi agli Europei mi sono subito venute vicino. Anche quando sono tornata a casa sono sempre state al mio fianco chiamandomi, mandandomi messaggi e ieri in hotel non hanno esitato un secondo a farmi sorridere per farmi trovare la serenità giusta. Sono in un gruppo fantastico, sono più che semplici compagne di squadra».

(Photo credits: www.uaeteamadq.com)