Così il giovane Oleksandr e un gruppo di volontari hanno trasformato la passione per il ciclismo in uno strumento per aiutare gli altri.


Così il giovane Oleksandr e un gruppo di volontari hanno trasformato la passione per il ciclismo in uno strumento per aiutare gli altri.
Dopo la smentita del diretto interessato, la conferma dell’amico-rivale Musseeuw: “Non mi ha detto così, è stato un equivoco”.
L’ultima avventura del portacolori della EF Education-EasyPost: pedalare fino al confine con l’Ucraina per sensibilizzare sulla tragedia della guerra.
Difficile restare fermi di fronte alla piega che hanno preso le vicende in Ucraina. Così, anche il mondo del ciclismo si è attivato subito.
Sono arrivati ieri a Roma gli atleti sorpresi dalla guerra mentre erano impegnati in un training camp in Turchia.
Secondo quanto riferito dalla rivista britannica Cycling Weekling, il CT stava partecipando un’operazione militare per evacuare civili.
Il comitato direttivo dell’Unione ciclistica internazionale si è riunito per discutere la situazione in Ucraina e ha adottato misure forti.
Anche il ciclismo è solidale all’Ucraina. Dalle dediche durante le prime vittorie alle iniziative di due ciclisti ucraini tra i più noti.