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Tadej Pogacar
Salvatore Riggio

Giro di Lombardia, Pogacar vince ed eguaglia Fausto Coppi

È finita come tutti sapevano. Con Bergamo pazza di gioia che travolge con il suo affetto Tadej Pogacar, il re del Giro di Lombardia per il quinto anno di fila. Eguaglia le vittorie di Fausto Coppi, trionfatore cinque volte ma non di fila (1946, 1947, 1948, 1949 e 1954). Vince Pogacar attaccando a poco più di 36 chilometri e superando Quinn Simmons (Lidl-Trek) che ha condotto la prima parte della corsa. Pogacar, però, è Pogacar. Se c'è lui in strada, allora non ce n'è per nessuno. Nel giro di due settimane lo sloveno ha messo in bacheca il Mondiale in Ruanda, gli Europei in Francia, la Tre Valli Varesine e ora, appunto, il Giro di Lombardia. E meglio di così, Tadej non poteva fare.

La gara

Il Giro di Lombardia parte subito con Quinn Simmons (Lidl-Trek) all'attacco. Con lui al comando ci sono altri 10 corridori, tra i quali anche due italiani: Walter Calzoni e Mattia Bais. Si fa vivo anche Filippo Ganna e prima della Madonna del Ghisallo il gruppo è a due minuti. Un gap che resta così anche a 180 chilometri dal traguardo, quando sta per iniziare il San Gottardo, la seconda salita di giornata, e anche quando i corridori iniziano ad affrontare la salita della Roncola. A -110 Ganna prende l'iniziativa e la comando restano in sette. Prima del Passo della Crocetta, a -90, i fuggitivi hanno un vantaggio di 2'48". Lo scatto di Simmons coglie tutti di sorpresa. Lo statunitense, a 80 chilometri dall'arrivo, ha 25" di vantaggio sul quartetto alle sue spalle e oltre tre minuti sul gruppo. Dopo il Passo della Crocetta, i corridori affrontano Zambla Alta. A -50km dal traguardo Simmons ha 2'02" di vantaggio sul quartetto (e c'è anche Ganna) e 2'52" sul gruppo.

L'attacco di Pogacar

Sul Passo di Ganda, a poco più di 36 chilometri (36,6 per la precisione), c'è l'attacco di Tadej Pogacar. Lo sloveno insegue Simmons e lo sorpassa e quando si lascia alle spalle il Passo di Ganda, il campione del mondo ha oltre un minuto di vantaggio sullo statunitense e 1'20" sul gruppo del suo grande rivale, Remco Evenepoel. Ed è una sfida a due, tra lo sloveno e il belga, a 30km dal traguardo. A -20km Pogacar ha 1'17" di vantaggio sul suo avversario. Punta al quinto Giro di Lombardia consecutivo, ma non è da meno la prestazione di Evenepoel. Se Pogacar taglia per primo il traguardo di Bergamo, entrando ormai sempre di più nella leggenda, il belga chiude in seconda posizione a 1'48" (terzo, invece, Michael Storer a 3'14"). Alle spalle del campione sloveno come al Mondiale in Ruanda e agli Europei in Francia. Intanto, Pogacar si prende tutto. Era il favorito, non ha deluso le attese. Diventando il secondo corridore nella storia a vincere almeno tre Classiche Monumento in una singola stagione. Prima dello sloveno ci era riuscito solamente Eddy Merckx nel 1969, 1971, 1972 e 1975.

(Photo credits: www.ilombardia.it)